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AMIANTO e MILITARI: A quando la risoluzione?

Prot. n° 005 / 2015 afeva Sardegna onlus

 

Alghero, venerdì 30 gennaio 2015

 

Alla cortese attenzione del personale militare esposto e vittima dell'amianto e dei familiari di questi,

 

e, per la competenza alla risoluzione,

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Difesa, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, al Governo tutto, ai Presidenti del Parlamento e a tutti i Parlamentari.

 

AMIANTO e MILITARI: A quando la risoluzione?

In questi giorni sto ricevendo, in quanto presidente della AFeVA Sardegna Onlus e sottufficiale della Marina Militare in congedo, numerosissime telefonate ed e-mail da parte di colleghi che mi chiedono se sia o meno vero che anche il personale militare esposto e vittima dell'amianto deve fare la domanda all'INPS entro il 31 gennaio per ottenere i giusti, attesi benefici previdenziali, dovuti a quanti sono stati ingiustamente e inconsapevolmente esposti ad Amianto nei luoghi di lavoro.

 

NO. La legge di stabilità 2015 ( L. 190/2014) NON interessa i militari esposti e vittime dell'Amianto. Anche questa volta la questione amianto che investe con tragica prepotenza tutto il Comparto Difesa è rimasta sul tavolo dei decisori, a cui è indirizzata per competenza alla risoluzione questa Lettera Aperta.

 

I commi relativi al tema dei benefici previdenziali amianto (art. 1 commi 112, 115 e 117) di quest'ultima legge di stabilità sono stati pensati e voluti solo per alcuni lavoratori di precisi e circoscritti comparti lavorativi - Genova, Avellino, Bussi.

Situazioni e casi certamente meritevoli di attenzione. Ma questo è quanto.

L'unico comma che interessa tutti i lavoratori è il comma 113, che elimina le penalizzazioni sino al 31.12.2017 QUI la comunicazione (si spera) esplicativa, diramata dalla AFeVA Sardegna Onlus.

 

Per quanto riguarda il Comparto Difesa, soprattutto i militari, in estrema sintesi, cari colleghi, l'Inganno, NON è stato ancora sanato.

 

Un Inganno che dura ormai da oltre 12 anni, (22 anni se si considera che la Legge 271/1993 ha esteso i “benefici previdenziali” a TUTTI i lavoratori esposti e vittime dell'amianto. Nessuno escluso!

 

  1. L'inganno per il personale militare affetto o deceduto a causa di patologie correlate all'amianto: Con la legge 38/2009 di conversione del D.L. 11/2009 norme per il “Contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori -Stalking-”, è stato approvato l'art. 12-bis. Questa norma -e l'art. 2264 del dl 66/2010 che la richiama-, è stata introdotta con lo scopo, dichiarato in aula dalla presidente della II Commissione Giustizia, On. Bongiorno -QUI- , di “evitare applicazioni distorsive della normativa sul lavoro a danno delle forze di polizia e delle Forze armate” . - ed è finalizzata ad escludere il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate dalla applicazione degli articoli 1 e 4 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124.

in pratica, a causa di questa norma, ai militari affetti da patologie e malattie asbesto-correlate non si applica la maggiorazione dell'anzianità contributiva prevista per tutti gli altri lavoratori! (L. 257/92 art. 13 c. 7).

 

  1. Per il personale militare esposto in cui la patologia non si è ancora manifestata, la sintesi dell'inganno è invece racchiusa nella risposta, pubblicata lunedì 9 luglio 2012, del Ministro della Difesa, Ammiraglio Di Paola, alla interrogazione 4-13579 del 13 ottobre 2011 presentata dall'On. Turco Maurizio: <<...È il caso, tuttavia, di evidenziare, che la maggiorazione di servizio prevista dall'applicazione della normativa richiamata dall'interrogante, (aumento di 1/4 del servizio svolto con esposizione all'amianto), anche laddove venisse riconosciuta, produrrebbe in molti casi (circoscritti al personale militare) effetti sostanziali alquanto limitati. Infatti, in base alla previsione normativa dell'articolo 1849, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, il periodo di servizio, del quale è prevista la maggiorazione ai fini pensionistici, può essere considerato una sola volta, secondo la normativa più favorevole. Pertanto, se consideriamo che la quasi totalità delle richieste interessa personale della Marina militare e dell'Aeronautica militare, già beneficiario per imbarco/volo dell'aumento di 1/3 del servizio svolto, la maggiorazione prevista non potrà, comunque essere, concessa. >>;

 

Ad oggi, dunque, continuano a sussistere cinque limiti normativi, volutamente ostativi, che di fatto si oppongono all'affermazione della verità e dei diritti dei militari esposti e vittime dell'Amianto:

  1. la non cumulabilità del servizi comunque svolti a completa disposizione dello Stato in condizioni estremamente usuranti con il coincidente periodo di esposizione inconsapevole all'amianto (art. 39 DPR 1092/1973, art. 47 comma 6 ter D.L. 269/03, art. 1849 comma 1 D. L. 66/2010 ) ;

  2. il minore coefficiente attribuito all'esposizione ad amianto 1,25 (art. 47 comma 1 D.L. 269/03) rispetto all'imbarco 1,33 per il personale di coperta, 1,4 per quello di macchina – artt. 19 e seg. D.P.R. 1092/1973 e 1850 e seg D.L. 66/2010-;

  3. il divieto di superare la soglia di 5 anni di aumenti nel computo degli anni di servizio usurante (artt. 5 e 7 D.L. 165/1997 e art. 1849 comma 2 D. L. 66/2010;

  4. al personale militare affetto da patologie o morto a causa dell'amianto non si applica il comma 7 dell'art. 13 della L. 257/92 (a causa dell'art. 12 bis D.L. 11/2009 e dell'art. 2264 D. L. 66/2010 !)

  5. nella remota ipotesi dei riconoscimenti dei punti precedenti (solo per via giudiziale), l'attuale normativa prevede la sola possibilità di utilizzare tali "benefici" per l'incremento della misura della pensione e ma non per l'accesso alla stessa (art. 47 comma 1 D.L. 269/03 );

  6. ai punti precedenti si aggiunge l'inaccettabile “parere tecnico” della CONTARP dell'INAIL che fa carta straccia dei curricula emessi dal Ministero della Difesa.

    Va precisato e ribadito che il Ministero della Difesa ha certificato e precisato che le tre differenti dizioni utilizzate nei “curricula per il Personale della Marina Militare imbarcato (“destinato al servizio condotta nave”, “destinato al servizio propulsione /scafo/elettrico nave”, “destinato al servizio condotta unità per comando complessoe che:(..)la diversità di mansione (…) è irrilevante nel contesto di cui trattasi essendo stato più volte ribadito ai rappresentanti INAIL che l’ambiente di bordo per una Unità Navale M.M. è unico per ristrettezza di spazi, numero e densità di apparati, assenza di “zone franche”, presenza ovunque di cavi, pannelli, quadri elettrici, ecc. con conseguente presenza diffusa del minerale in questione: in altre parole, si è ritenuto che tutto il personale imbarcato sia stato esposto al medesimo rischio, e questo è il criterio che la Commissione ha applicato nel rilascio del curricula”;

 

PER QUANTO SOPRA ESPOSTO

L'AFeVA Sardegna Onlus, a nome e per conto del personale del personale militare, senza dimenticare il personale civile del Comparto Difesa e Sicurezza

 

Richiamando la riconosciuta specificità del ruolo delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, con particolare riguardo ai correlati impieghi in attività usuranti svolte dal personale ad essi appartenente, ai fini di efficienza operativa richiesti per le funzioni di tutela delle istituzioni democratiche e di difesa dell'ordine e della sicurezza interna ed esterna, ai fini della (…) tutela economica, pensionistica e previdenziale, enunciata al comma 1 dell'art 19 della legge 183/2010 e le indicazioni stabilite con il successivo comma 2 dell'art 19 della medesima Legge 183/2010 di attuare i predetti principi e indirizzi definendo successivi provvedimenti legislativi, con i quali si provvede altresì a stanziare le occorrenti risorse finanziarie;

Tenuto conto che l'esposizione ad amianto ha innegabilmente esposto tutto il personale militare a maggiori rischi e fatiche rispetto all'ordinario servizio (Consiglio di Stato, parere 02526/2010- Vittime del Dovere-)1

CHIEDE

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Difesa, al Ministro dell'Economia e delle Finanze, al Governo tutto, ai Presidenti del Parlamento e a tutti i Parlamentari sensibili alla questione amianto che investe con tragica prepotenza tutto il Comparto Difesa

 

DI ADOPERARSI

attivamente e concretamente

a superare l'intollerabile serie di impedimenti legislativi citati nelle suesposte premesse, che di fatto si oppongono all'affermazione della verità e dei diritti dei militari esposti e vittime dell'Amianto, senza dimenticare il personale civile del Comparto Difesa e Sicurezza, con un puntuale intervento legislativo GIUSTO ed EQUO,

 

  1. Che riconosca il rango di certificato di esposizione ad amianto ai curriculum lavorativi già emessi dal Ministero della Difesa, senza distinzioni di mansioni e categorie, tenendo presente che, soprattutto in ambito Marina Militare, l'esposizione è stata continuativa -24 ore su 24 ! - e che il limite temporale del 2.10.2003 imposto dalla vigente normativa non ha eliminato la successiva continua e qualificata esposizione ad amianto del personale;

  2. Che riconosca la cumulabilità dei periodi indicati nei citati curriculum lavorativi emessi dal Ministero della Difesa, sia nei confronti del personale ancora “sano” sia nei confronti del personale in cui, purtroppo, gli effetti dell'amianto si sono già manifestati;

  3. Che preveda, a scelta dell'avente diritto, che i predetti periodi possano essere fatti valere sia ai fini del diritto che della misura della pensione;

  4. Che riapra i termini per la presentazione dell'istanza per l'ottenimento del curriculum;

 

Col massimo rispetto e in attesa di riscontri,

è gradita l'occasione per porgerVi, distinti saluti,

 

 

AFeVA Sardegna, il presidente

Salvatore Garau

 

 

 

 

A.FeV.A Sardegna ONLUS

Associazione Familiari e Vittime Amianto Sardegna

- Iscritta al n. 2157 del R.G.V. della RAS, Codice Fiscale 92130010900-

-Iscritta nell' Elenco del Volontariato per la Tutela della Salute del Ministero della Salute-

Garau Salvatore,

Via Azuni, 39

07041 Alghero (SS)

tel e fax 079 970103 -- cell. 347 5234072

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1 (Consiglio di Stato, parere 02526/2010- Vittime del Dovere-) Pertanto, con riferimento alla problematica amianto (ma, è da ritenere, anche con riferimento ad altre analoghe problematiche quali l’esposizione ad agenti biologici, chimici, cancerogeni, ecc.), la straordinarietà deve intendersi implicita nella stessa circostanza dell’imbarco su unità navali o del servizio in strutture o mezzi che abbiano comportato esposizione all’amianto presente su tali unità, in quanto il servizio prestato in luoghi in cui erano così diffusamente presenti gli agenti dannosi per la salute ha innegabilmente esposto il soggetto a maggiori pericoli rispetto al servizio in altre, ordinarie condizioni.

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